martedì 1 maggio 2012

Intervista del Blog di Oreste Sannu


Pubblico la mia intervista per il sito del Blogger Oreste Sannu


1- Ci parli un po’ di lei, quanti anni ha, da dove viene, dove andrà, quali
sono le sue passioni, quale è il suo mestiere, cosa pensa che la persone
pensino di lei, ecc.
Sto per compiere 43 anni in una data importante, il primo maggio. Sono nato a Novara, dove andrò non lo so, ma in questo momento le mie radici sono ben stabilizzate a Serravalle Sesia, cittadina che mi ha adottato per motivi sentimentali. Le mia passioni più forti sono la musica, ho avuto diverse esperienze in una moltitudine di gruppi amatoriali in ambito rock/blues, adoro la mountain bike (anche se in questo momento è parcheggiata con le ruote sgonfie per motivi di tempo), adoro leggere libri di politica in generale e leggere fumetti per rilassarmi e svagare la mente. Sono geometra presso un istituto di credito e mi occupo di ristrutturazioni delle agenzie bancarie del gruppo per cui lavoro. E' difficile immaginare cosa gli altri pensino di me, ma spero che abbiano capito che sono una persona concreta, che preferisce i fatti alle parole.


2- Quali sono state, se ci sono state, le sue esperienze in ambito sociale?
Non ho esperienze in ambito sociale. Non so se può essere considerata un'attività sociale come credo la intende Lei , ma sono consigliere di circolo da 5 anni in un plesso scolastico di Novara, dove studia mia figlia.

3- Cosa l’ha mosso a candidarsi come Sindaco di Serravalle Sesia?
Parliamo di preistoria! Già quando abitavo a Novara, avevo avuto dei timidi approcci con la politica, ma subito soppressi in quanto non trovavo gruppi o liste civiche, che soddisfacessero la mia voglia di impegnarmi in questo campo, le persone che ho avuto la “sfortuna” di conoscere erano solo interessati al posto fisso in politica, ragionavano solo in termini di vittoria elettorale e di candidature con i vincenti.
Seguo Beppe Grillo da una vita (te la do io l'America, nel 1981 avevo 12 anni!), e ovviamente quando nel 2006 ha creato il blog ho seguito tutti i suoi post. Nel 2011 poi ho conosciuto il gruppo locale del Movimento e abbiamo cominciato ad attivarci per il referendum su acqua/nucleare con i banchetti.
La volontà comune di portare le idee nuove del Movimento anche in Valsesia, con le imminenti elezioni politiche a Serravalle, mi ha portato spontaneamente a candidarmi come Sindaco.
A tal proposito il gruppo ha cercato consensi anche a Varallo Sesia, trovando però una certa difficoltà dei cittadini nell'esporsi in prima persona. Spero che, con questa nostra prima candidatura che idealmente fa da apripista per la valle, possano nascere in tutti i comuni dei gruppi come il nostro; fare “network” con altri comuni è sicuramente uno dei nostri prossimi obbiettivi.

4 - Cosa può dare Lei a Serravalle Sesia che ancora non ha e viceversa?
Come può ben capire, io non ragiono in termini personali, è il gruppo che può dare qualcosa a Serravalle e, viceversa, Serravalle può dare tanto a noi, mi riferisco in particolar modo alla Democrazia Partecipata, che noi vogliamo introdurre in modo abbastanza “spinto”. L'amministrazione Comunale deve prendere le decisioni in accordo con quella che è la volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini, a loro volta devono capire che non basta mettere una croce su un simbolo per aver risolto tutti i loro problemi, devo aiutare fattivamente per realizzare dei progetti insieme all'Amministrazione.

5 - Ha un’idea di quale sia il giudizio della cittadinanza rispetto all’attuale amministrazione?
Quello che vedo è che la gente in parte è rassegnata la fatto che i politici sono tutti uguali e che non cambierà mai niente, poi sicuramente la vicenda della Centrale a Biomasse a Serravalle ha sicuramente abbassato l'indice di gradimento verso l'attuale Aamministrazione.

6 - Come si aspetta che sarà questa campagna elettorale?
Speravo in una partecipazione molto più ampia della cittadinanza, perché è giusto che tutti si facciano delle idee su tutti gli schieramenti in campo per scegliere consapevolmente quale sarà il gruppo che meglio li rappresenta. Dal canto nostro abbiamo provato ad avvicinare i cittadini alla democrazia partecipata con un incontro a tema sull'argomento e sicuramente ci saranno altre occasioni per farlo anche in caso di sconfitta.

7 - Conosce gli altri candidati a Sindaco, può darci un’opinione su di loro?
Li conosco tutti personalmente, ma non abbastanza da poter dare un giudizio obbiettivo sul loro modo di pensare.

8 - Quali sono i punti chiave per governare alla meglio Serravalle Sesia?
Sarebbe molto facile fare la “lista della spesa”, in quanto come Movimento 5 Stelle abbiamo moltissime idee, alcune realizzabile anche a costo zero, altre invece necessiterebbero di una approfondita progettazione. La parola d'ordine sarà “partecipazione”, vogliamo coinvolgere la cittadinanza in tutte le scelte importanti che verranno fatte in amministrazione. Ovviamente parlando in termini economici, essendo il movimento assente in Consiglio Comunale, possiamo solo avere una vaga idee di quale sorpresa troveremo nel bilancio comunale.

9 - Quanto Serravalle Sesia con Lei come Sindaco potrà contribuire al cambiamento futuro dell’Italia?
Sono un portavoce del Movimento che si pone come movimento nazionale, io darò il mio piccolo contributo, insieme alla cittadinanza, al miglioramento di questo paese, che ad oggi versa in condizioni critiche.
Parafrasando il mio amico/attivista Francesco, siamo come una ditta con i cancelli socchiusi, mancano solo i sigilli per dichiarare fallimento, noi vorremo essere i portinai di quei cancelli per evitare di farli chiudere definitivamente.

10– Credo che anche a Lei facciano arrabbiare certi atteggiamenti negativi di questi ultimi periodi verso il suo movimento di appartenenza. Negativizzare la parola Populismo oltre che un opera scorretta dei Mass-media lo trovo ingiusto e irrispettoso verso la storia umana; la stessa cosa si è già vista e sentita in passato quando le parole partigiano e partigianeria hanno avuto la stessa sorte. A proposito dell'attaccamento del suo Movimento verso i Valori e i bisogni reali della gente, le mie ultime domande sono queste: secondo Lei è davvero pronto l'italiano medio a sostenere un cambiamento politico-culturale-sociale con l'effettivo impegno costante (come trapela dalle opinioni della gente comune)? Non ha il timore che questo momentaneo sfogo apartitico finisca in un distaccamento dell'elettorato una volta finite le elezioni ed ottenuto il risultato?Non crede che la maggioranza degli italiani sia troppo adagiata comodamente sul letto di un effimero ben-avere (mascherato da ben-essere), per poter volere un efficace cambiamento di rotta di tanti per poi migliorare lo stato sociale per lungo tempo di Tutti?
Gli atteggiamenti negativi verso il movimento sono una logica conseguenza della paura che tale movimento incute nei partiti; in una recente intervista ad un noto politico alla domanda “E se vincesse il movimento?” il personaggio è caduto in uno stato catatonico dal quale si è svegliato dopo qualche secondo rispondendo “Non credo che l'Italia sia messa così male”, non rendendosi conto che l'Italia e messa peggio!
Non so rispondere se l'italiano medio sia pronto sostenere il cambiamento, sicuramente però qualche cosa si sta muovendo, credo che il mio stesso movimento non avrebbe ragione di esistere se la politica non fosse diventata quella che ci hanno fatto conoscere in questi ultimi trent'anni. I movimenti nascono prevalentemente quando si è insoddisfatti del momento che stiamo vivendo.
Parlando del nostro movimento, non credo che chi ci vota sia apartitico, vota il movimento perché abbiamo le idee chiare su come vogliamo che sia il nostro paese/nazione.
Faremo tutto il possibile per cercare di stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita comune, siamo stati tutti per troppo tempo adagiati sulla poltrona di casa a guardare ciò che ci avveniva intorno a noi delegando al politico di turno le scelte importanti della nostra vita. Questo momento è finito, dobbiamo rischiare tutti qualcosa, mettere la nostra faccia fuori dalla porta e vedere cosa sta succedendo e possibilmente essere parte attiva del fermento che c'è fuori da quella porta. Quello che sta accadendo ultimamente è veramente terribile, dalla lotta di classe siamo passati alla lotta di categoria, baristi contro tassisti, impiegati contro operai, medici contro notai, dobbiamo invertire la rotta cominciando a capire che la crisi non siamo noi ma sono loro.

1 commento:

  1. Anche Fabrizio Peritz, Marco Avondo, Maria Cristina Nappo, Tony Curcio e Augusto Luttore hanno risposto alle domande di
    http://valsesia2009.blogspot.it/

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