giovedì 2 febbraio 2012

BENVENUTO FRA NOI CON IL TUO CARICO DI RIFIUTI



Questo potrebbe essere il titolo parafrasato dell’iniziativa appena messa in porto dall’Amministrazione Comunale di Gattinara, perché oltre al carico economico in passivo alla nascita, si parla di 30.000 euro di debito per ogni nato, non si può negare anche qualche tonnellata di rifiuti in discarica o dentro ad un inceneritore.
Riassumendo brevemente, ogni nuovo nato nel Comune avrà in regalo un kit di fornitura per prodotti dell’infanzia, sponsorizzati da una nota casa produttrice di pannolini con uno stabilimento in zona.
Al di là del “piccolo aiuto alle famiglie”, l’iniziativa non mi pare certo lodevole né dal punto di vista economico, né da ambientale ne verso la salute del bambino. Vediamo perché.
Da un calcolo approssimativo i nostri bambini da quando nascono a quando utilizzeranno il vasino consumano dai 4000 ai 6000 pannolini usa e getta. Una volta raccolti in discarica producono mediamene una tonnellata di rifiuto che si degraderà in 500 anni, non sono un esperto del ramo ma i dati sono facilmente verificabili.
Il costo economico della fornitura di 4000 pannolini (il bambino deve essere stitico e con molta ritenzione idrica) considerando un prezzo medio di 0.29 euro a pannolini costerebbe circa 1160 euro nel migliore dei casi, e se deciderai di avere altri figli devi moltiplicare il costo per ogni figlio in programma!
L’insostenibilità ambientale è palesemente evidente, nonostante gli sforzi dei produttori di pannolini usa e getta nel ridurre in ogni modo l’impatto del rifiuto finale iniziando dalla produzione; imballaggi meno ingombranti per ridurre i viaggi dei camion, materiali più o meno riciclabili e/o biodegradabili.
Per quanto riguarda la salute del bimbo negli Stati Uniti dove la maggior parte delle famiglie utilizza i pannolini usa e getta, l’irritabilità della pelle dei bambini è passata dal 7 al 60 % dei casi.
L’iniziativa sarebbe lodevole se venissero promossi stili di vita ed economici molto più sostenibili, come ad esempio l’uso dei pannolini riutilizzabili che hanno sicuramente molti pregi e pochi difetti nel loro uso giornaliero.
Prendiamo ad esempio la loro convenienza economica, che in questo momento di crisi forse è la cosa che interessa di più alle famiglie, ogni kit di eco pannolini costa mediamente 400 euro.
Ed ecco qui il primo “difetto”, il dover sborsare immediatamente una cifra non irrisoria in momenti di difficoltà come questo. Peccato che sia l’unica spesa da sostenere da qui al vasino da notte quando il bambino diventerà “autonomo”, pertanto un risparmio secco di 760 nell’arco dei tre anni nella peggiore delle ipotesi, che potrebbero arrivare a 1300 in caso di un bambino più “birichino”!
E il secondo figlio? Costerebbe circa… 0 euro in quanto riutilizzerebbe i pannolini del fratello/sorella, salvo cambiare l’involucro esterno del pannolino se non ci piace che nostra figlia abbia le mutandine azzurre (basta comprare un colore neutro al primo acquisto, tie!).
Oppure se non desiderate avere altri figli, potete regalarlo ad amici o donarlo a famiglie in difficoltà economica, che Vi ringrazieranno eternamente.
L’ambiente ringrazia perché l’unica cosa che butteremo via del pannolino riutilizzabile è la “pupù” del pargolo, più un foglio raccogli feci, non indispensabile, che può essere in materiale riciclabile oppure in tessuto (quindi non si butta ma si lava).
I pannolini in tessuti naturali hanno infine una maggiore traspirazione e una assente presenza di gel assorbenti, il tutto a favore di una minore irritabilità della pelle del bambino.
Come dicevamo tanti pregi e pochi difetti.
Il Movimento 5 Stelle Piemonte, per tramite dei nostri Consiglieri Regionali, che si sono autoridotti lo stipendio a 2.500 euro al mese, ha utilizzato parte dei soldi “avanzati” per il fondo “Progetti a 5 Stelle” tra i quali la donazione a famiglie (per il momento solo Torinesi) che hanno fatto richiesta di un kit come quelli appena descritti. I medesimi pannolini torneranno al Gruppo Consigliare appena i bambini avranno raggiunto il vasino, in modo da poterli consegnare ad altre famiglie.