Il Paese si sta scoprendo
antipolitico, o meglio, anti-politici.
I partiti che hanno
governato come private società di capitali (nostri) il bene
pubblico si trovano nella condizione di minima popolarità da molti
anni a questa parte.
Il più vecchio dei partiti
oggi ancora attivo, la Lega Nord, ha subito un clamoroso calo di
consensi (stando ai sondaggi) in seguito alle recenti vicissitudini
di alcuni suoi esponenti.
Gli altri, che da anni sono
abituati a gestire situazioni simili, non si scompongono più di
tanto, ma tutti sono concordi nel riprendere e fare proprio il
sentimento popolare che pretende un cambiamento.
Si assiste quindi ad un
pietoso spettacolo in cui tristi emuli di Arturo Brachetti si
cambiano d'abito alla velocità della luce per cercare di rifarsi un
immagine presentabile agli occhi dei cittadini, dando per certo che
questi ultimi si lascino confondere da un turbinio di luci e
pailettes.
Dimenticano che al giorno
d'oggi milioni di persone hanno accesso alle informazioni in modo
impensabile fino a pochi anni fa e, alla luce di quanto si va
scoprendo giorno dopo giorno circa l'operato dei partiti, si sono
fatti più attenti.
Non credo che il
trasformismo (di facciata) promesso da personaggi come Alfano o
Casini possa trovare un grande seguito tra i cittadini informati.
Certo loro fanno leva sulla
fetta di popolazione che non si interessa di quello che li circonda,
votando quindi il partito più rassicurante o quello che si è sempre
votato. Avranno quindi il loro bel seguito, ma occorre valutare un
dato: quanti voti hanno perso? Quanto ancora potranno durare?
Alfano e il PdL hanno
promesso che dopo le elezioni comunali ci sarà la più grande novità
politica dal '94 ad oggi. L'effetto speciale che sostituisce
programmi e contenuti, il saltimbanco al posto della persona seria.
Sono il partito con il
maggior numero di indagati e condannati. La grande novità sarebbe un
po' di pulizia nelle liste.
Siamo in perfetto stile
“nani e ballerine” introdotto e portato avanti per anni dal
partito che più di ogni altro è responsabile della situazione in
cui versa il Paese oggi.
Casini, il cui partito
ospita anch'esso un numero non indifferente di indagati, vuole fare
il partito della nazione, una (brutta, c'è da starne certi) copia
della Democrazia Cristiana.
Bersani non fa neanche lo
sforzo: loro sono la sinistra e pretendono la fede nonostante tutto
(ossia nonostante loro).
Non riescono o non vogliono
capire che quello che gli italiani vogliono, e che l'Italia ha
bisogno, è che tutti questi personaggi (non solo la prima fila ma
anche le retrovie, che hanno banchettato per anni sulle spalle dei
cittadini) se ne devono andare, devono essere sostituiti da giovani
con la mente proiettata verso il futuro e non annegata in un passato
defunto.
Il Mondo sta cambiando e lo
fa più rapidamente di quanto questi ottuagenari possano comprendere.
La Società pretende
chiarezza e informazione, non è più disposta ad accettare le cose
“perchè è così”. Si informa e contesta laddove necessario.
Senza ideologie preconcette. In base ai fatti.
Grazie alla Rete le
informazioni corrono veloci e anche se non tutto corrisponde al vero
è facile farsi un'opinione abbastanza veritiera della realtà. A
patto di non dare retta agli house organ, ossia i giornali dei
partiti o finanziati con soldi pubblici, cosa che li può rendere
piuttosto “mansueti” verso il Potere.
Fenomeni come il Popolo
Viola, il movimento femminile “Se non ora, quando?”, il Movimento
5 Stelle e Beppe Grillo, il movimento No Tav ecc... per stare in
Italia; gli Indignados, il movimento Occupy Wall Street ecc...
all'estero, sono tutte voci che urlano all'unisono la necessità di
rivedere il piano di sviluppo della Società, il modo stesso di
intendere Vita e Progresso.
Noi cittadini possiamo fare
la nostra parte, non è vero che non contiamo nulla. Da soli possiamo
fare poco, ma se siamo organizzati e competenti possiamo davvero fare
molto.
Non è detto che tutto
all'interno dei partiti sia da buttare, anche se non ci si spiega
come abbiano potuto operare indisturbati personaggi come Lusi o
Belsito, per stare alle cronache recenti.
La responsabilità dei
militanti è evidente. Non si può credere alla leggenda del “non
sapevo, non immaginavo, non me lo sarei mai aspettato ecc...”. Un
partito è, o dovrebbe essere, una libera associazione di persone
accomunate da un ideale che operano per il benessere di un territorio
o un Paese. Non è, o non dovrebbe essere, una spa in cui un gruppo
di potere comanda e gestisce tutto all'insaputa di tutti.
E questo vale tanto a destra
quanto a sinistra.
E invece anziché fare un
mea culpa e lasciare le redini del comando le stringono più forte
usandole come frusta contro chi alza la voce contro di loro.
Promettono promettono promettono... Basta con i rimborsi elettorali,
un nuovo simbolo, ecc...
Saranno diposti gli italiani
a farsi fregare ancora? Non credo.
Spero di no.
Sarebbe imbarazzante.
Tiziano Ronchi