Sfogliando il giornale alla difficile
ricerca di notizie positive,leggo che a Borgosesia ritorna
“finalmente” la battaglia dei mandarini.
Devo dire che per i primi 6-7 secondi,
ho avuto il tempo per un pensiero lampo del tipo “ah, finalmente un
ritorno al passato”.
Nemmeno uno sbatter di ciglia e mi
vengono in mente tanti altri pensieri, in maniera del tutto casuale e
con un crescendo di tristezza e sfiducia.
Mi viene in mente, per esempio, che le
associazioni CARITAS denunciano un numero di richieste di aiuto
sempre maggiore.
Già, perchè se qualcuno ancora non se
ne fosse accorto, c'è un male oscuro a livello mondiale dal 2008 che
si chiama crisi.
In realtà questa crisi è vista così
grave perchè colpisce tutti i settori, ma c'è una crisi, quella
alimentare, che va avanti nella sua incubazione già da parecchio.
E' semplicissimo ormai documentarsi
grazie alla rete e a dei libri sulla deriva alimentere che sta
colpendo L'INTERO PIANETA.
Tenendo conto che sempre più famiglie
non hanno i soldi per una corretta alimentazione, soprattutto anziani
pensionati, che in Italia la produzione di beni di prima necessità
subisce un mercato drogato di sovraprezzi dove il produttore guadagna
10, il consumatore spende 400 e in mezzo chi se la fa grassa sono
sempre le solite “allegre compagnie” super tutelate da stato e
ahimè, partiti.
Tenendo presente che sempre più
spesso c'è una vergognosa importazione di questi beni della quale
noi NON abbiamo assolutamente bisogno, voluta e alimentata delle
stesse “allegre compagnie” già citate ma che nuoce sia al
produttore che al consumatore con il conseguente degrado del
territorio e aumento della disoccupazione.
Quello dei mandarini è solo l'esempio
“d'ufficio”, la situazione è la stessa qualunque bene primario
si scelga.
La domanda è semplicissima
MA COME SI FA A TIRARSI COSE DA
MANGIARE?
Mi viene da proporre un'ironica
“battaglia dei ricci delle castagne”, divertentissima e a
chilometri zero, ci si fa male comunque e si sporca meno!
Che il popolo abbia BISOGNO di svago,
non c'è dubbio, e su questo vorrei comunque appoggiare moralmente
TUTTE quelle associazioni (no profit e pro loco) che organizzano per
il bene comune manifestazioni, feste e sagre di ogni tipo.
Ma tengo a ribadire che siamo già
fuori tempo utile per un cambio di usi e costumi che deve per forza
di cose mirare ad un uso consapevole dei beni di prima necessità.
Purtroppo in questa occasione, non
posso far altro che pensare che le amministrazioni organizzando e
appoggiando questa iniziativa non hanno ben capito la gravità della
situazione.
Carru Francesco
MoVimento 5 Stelle Valsesia
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