lunedì 19 dicembre 2011

La battaglia dei ricci di castagna


Sfogliando il giornale alla difficile ricerca di notizie positive,leggo che a Borgosesia ritorna “finalmente” la battaglia dei mandarini.
Devo dire che per i primi 6-7 secondi, ho avuto il tempo per un pensiero lampo del tipo “ah, finalmente un ritorno al passato”.
Nemmeno uno sbatter di ciglia e mi vengono in mente tanti altri pensieri, in maniera del tutto casuale e con un crescendo di tristezza e sfiducia.
Mi viene in mente, per esempio, che le associazioni CARITAS denunciano un numero di richieste di aiuto sempre maggiore.
Già, perchè se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, c'è un male oscuro a livello mondiale dal 2008 che si chiama crisi.
In realtà questa crisi è vista così grave perchè colpisce tutti i settori, ma c'è una crisi, quella alimentare, che va avanti nella sua incubazione già da parecchio.
E' semplicissimo ormai documentarsi grazie alla rete e a dei libri sulla deriva alimentere che sta colpendo L'INTERO PIANETA.
Tenendo conto che sempre più famiglie non hanno i soldi per una corretta alimentazione, soprattutto anziani pensionati, che in Italia la produzione di beni di prima necessità subisce un mercato drogato di sovraprezzi dove il produttore guadagna 10, il consumatore spende 400 e in mezzo chi se la fa grassa sono sempre le solite “allegre compagnie” super tutelate da stato e ahimè, partiti.
Tenendo presente che sempre più spesso c'è una vergognosa importazione di questi beni della quale noi NON abbiamo assolutamente bisogno, voluta e alimentata delle stesse “allegre compagnie” già citate ma che nuoce sia al produttore che al consumatore con il conseguente degrado del territorio e aumento della disoccupazione.
Quello dei mandarini è solo l'esempio “d'ufficio”, la situazione è la stessa qualunque bene primario si scelga.
La domanda è semplicissima
MA COME SI FA A TIRARSI COSE DA MANGIARE?
Mi viene da proporre un'ironica “battaglia dei ricci delle castagne”, divertentissima e a chilometri zero, ci si fa male comunque e si sporca meno!
Che il popolo abbia BISOGNO di svago, non c'è dubbio, e su questo vorrei comunque appoggiare moralmente TUTTE quelle associazioni (no profit e pro loco) che organizzano per il bene comune manifestazioni, feste e sagre di ogni tipo.
Ma tengo a ribadire che siamo già fuori tempo utile per un cambio di usi e costumi che deve per forza di cose mirare ad un uso consapevole dei beni di prima necessità.
Purtroppo in questa occasione, non posso far altro che pensare che le amministrazioni organizzando e appoggiando questa iniziativa non hanno ben capito la gravità della situazione.

Carru Francesco
MoVimento 5 Stelle Valsesia

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