venerdì 30 novembre 2012



"Venerdì 23 presso la pizzeria "Il Camoscio" di Roccapietra si è svolta la serata organizzata dal gruppo locale del Movimento 5 Stelle.
I presenti, dopo aver gustato la deliziosa cena (complimenti allo staff del locale), hanno potuto approfondire la loro conoscenza su temi quali Sanità, Trasporto Pubblico Locale, Consumo di suolo e Cementificazione. Tutti argomenti che hanno valenza nazionale, ma nello specifico si è parlato dei problemi locali.
Massimo de Simone, portavoce del comitato Santhià-Arona ci ha ricordato la recente chiusura di 12 tratte ferroviarie in Piemonte, tra cui la Arona-Santhià, che è la direttrice principale per chi dalla Valsesia debba o voglia raggiungere Torino. Addio treno.
La Novara-Varallo invece, di cui i costi sono in linea con le altre tratte chiuse, è stata graziata fino al 31 dicembre del 2012 e dal 1° gennaio anche questa linea potrebbe essere
chiusa per dare spazio al più inquinante bus , con buona pace per i pendolari che hanno ancora la fortuna di avere un lavoro ma la colpa di non averlo sotto casa e gli studenti che usano il treno per raggiungere i luoghi di studio.

Casa dolce casa. Lo sviluppo di un territorio deve passare giocoforza dal mattone? Forse si. Anche. Ma non è il motore dello sviluppo. Ad Alagna e Riva Valdobbia 60.000 metri cubi di cemento cambieranno parte della fisionomia dei luoghi. Questo è l'allarme lanciato dal gruppo "Noi Walser", per voce di Alessandro Sbragia, ospite della serata. La piaga della cementificazione è un vecchio vizio italiano. Un dato su tutti: in Italia la superficie non più naturale è il 7,3% contro una media europea del 4,3%. Negli anni '50 i 47,5 milioni di italiani vivevano in 36 milioni di stanze. Nel 2005 eravamo in 58,5 milioni (+23%) con una disponibilità di 130 milioni di stanze (+247%). Oltre alla prima casa abbiamo edificato le seconde, le terze... A chi giova costruire tanto per costruire???
Il Consigliere Regionale Davide Bono ci ha invece parlato della sanità e dei problemi che siamo costretti ad affrontare oggi a causa di una cattiva gestione politica perpetrata nei decenni passati.
La Sanità in Italia è un eccellenza, e in Piemonte si piazza molto bene nella classifica delle regioni italiane. Ma la sanità impegna circa l'80% della spesa e non sempre questa montagna di soldi è utilizzata in modo impeccabile,
anche in questo caso non c'e distinzione tra destra e sinistra, sia la giunta Cota oggi che la giunta Bresso ieri , hanno accumulato un debito di €10 miliardi , purtroppo i continui aumenti dell'irpef ,portando la tassazione locale in piemonte tra le più alte d'Italia (alla faccia del federalismo), non sta dando i risultati sperati con una regione tecnicamente fallita in costante attesa degli stanziamenti dello stato centrale per riuscire a pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici regionali.


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